Caro Babbo Natale, vorrei un 2020 pulito e senza plastica!
Potrebbe iniziare così la nostra letterina dedicata a quell’omone barbuto e paffutello che vive in uno dei luoghi più minacciati dal surriscaldamento del nostro pianeta: il Polo Nord. Sarebbe sicuramente d’accordo con noi. Come del resto, lo sarebbero anche renne che ha scelto di usare per il traino della sua slitta, forse proprio per non inquinare, in alternativa ai tradizionali mezzi di trasporto oggi utilizzati.
Un anno di iniziative per la tutela dell’ambiente
Siamo ormai agli sgoccioli del 2019, un anno che sarà ricordato per l’impegno internazionale contro l’inquinamento e il surriscaldamento della Terra. Una battaglia che ha visto tra i principali indagati la plastica. Nel corso dell’anno, sono state molteplici le iniziative dell’Unione europea volte a rafforzare la fiducia dei consumatori e incoraggiare l’uso dell’acqua del rubinetto. L’incentivo al cambiamento delle nostre abitudini si è sviluppato in parallelo alla promozione di un “accesso universale all’acqua pulita per tutti i cittadini”.
Questo, è stato l’anno in cui ci siamo accorti che non abbiamo tempo per pensare. Le nostre abitudini devono cambiare oggi, domani sarà già troppo tardi. Molti giovani si sono riuniti per alzare la voce contro chi finge l’assenza di minacce per il nostro futuro e quello del pianeta. Tanti hanno hanno abbandonato bottiglie e bottiglioni in plastica, incominciando a percepire l’acqua dell’acquedotto per il suo vero valore: una risorsa facilmente accessibile e sostenibile per l’ambiente.
La speranza di un futuro positivo per l’ambiente
Le nuove legislazioni impongono l’abbandono graduale di materiali inquinanti come la plastica. Alcune norme mirano inoltre ad aumentare ulteriormente la qualità dell’acqua del rubinetto rendendo più severi i limiti massimi per certe sostanze inquinanti presenti nell’acqua. Non solo l’Italia ha previsto l’introduzione di una tassa sulla plastica. Anche molti Stati membri hanno adottato manovre per adeguarsi alle direttive europee. L’acqua potabile, oltre a quella destinata all’uso domestico, è infatti soggetta a standard minimi all’interno dell’Unione europea. Standard e limiti sempre più accessibili al cittadino, favorendo così una maggiore trasparenza per i consumatori.
L’acqua da bere del rubinetto è economica e rispettosa dell’ambiente. È stato stimato che un migliore accesso ad acqua di qualità e garantita potrebbe ridurre il consumo dell’acqua in bottiglia di circa il 17%. Questa diminuzione avrebbe l’effetto non solo di aiutare le persone a risparmiare ma anche quello di ridurre le emissioni di CO2 e dei rifiuti di plastica. Una bella speranza per il futuro, che avrebbe sicuramente un impatto positivo sull’ambiente.