Rappresenta una componente essenziale della vita, proprio come il cibo. Il che spiega la necessità di introdurre il concetto di un’adeguata idratazione già in tenera età, così che sia possibile cominciare a comprenderne l’importanza sin da quando si è piccoli.
In virtù delle sue proprietà e dei minerali che contiene, l’acqua svolge diverse funzioni all’interno del nostro organismo, rivelandosi fondamentale per un corretto equilibrio psicofisico.
Tanti i benefici apportati, come il rafforzamento delle difese immunitarie, quale barriera contro raffreddori e malesseri stagionali, o il regolamento della temperatura corporea, specie a seguito di attività fisica, quando la sudorazione è maggiore.
E, ancora, l’acqua favorisce la regolarità intestinale e svolge un’azione depurativa, eliminando le tossine ed i materiali di scarto accumulatisi nell’organismo, come pure scongiura le seccanti emicranie.
Provvedendo altresì a rendere la pelle più luminosa e a prevenire la formazione di rughe, nonché a migliorare l’aspetto dei capelli, che a seguito di un’idratazione dei tessuti, sono più forti e resistenti. Aspetto, quest’ultimo, che costituisce un punto essenziale della nostra trattazione.
Gli effetti sui capelli
Le conseguenze – positive – di un giusto apporto d’acqua non si manifestano solo a livello “interno”, bensì anche esteriormente. E la “testimonianza” di ciò è data dai capelli, che appaiono più sani e luminosi, trovando dunque nell’acqua stessa un prezioso alleato per il proprio benessere.
Cosa che acquista ancor più importanza durante la stagione estiva, quando la chioma è fortemente provata dal sole e dal mare. Una chioma secca, infatti, è proprio la “spia”, il “sintomo”, di un’idratazione corporea o di un’alimentazione non ottimali.
Che se invece presenti in maniera adeguata fanno sì che il cuoio capelluto risulti sempre vivo e splendente, forte e voluminoso.
L’idratazione, nello specifico, deve contemplare almeno 8 bicchieri d’acqua al giorno. Un “quantitativo” che si rivelerà altresì di grande aiuto ed efficacia per far fronte alle problematiche di caduta, diradamento, o forfora dei capelli.
L’importanza di un erogatore
Se si parla del ruolo determinante dell’acqua – e del suo essere una parte fondamentale del vivere sano – non si può non fare riferimento all’importanza di poter usufruire, in casa propria come nelle aziende, di un apposito erogatore.
Allacciato alla rete idrica, esso si profila come migliore soluzione per beneficiare di acqua sempre fresca e sana, perché priva di impurità. Acqua che – nelle sue diverse “opzioni”, naturale a temperatura ambiente, naturale fredda e gassata fredda – rappresenta la risposta alla ricerca di un’organizzazione più sostenibile, che ha a cuore la salvaguardia dell’ambiente.
Un’organizzazione che quindi dice no alle bottiglie di plastica, una delle più nocive fonti di inquinamento, e che al tempo stesso “risolve” anche questioni squisitamente pratiche, legate al trasporto delle bottiglie stesse nonché allo spazio occupato.
Pronto a soddisfare qualsiasi esigenza, l’erogatore d’acqua è adattabile ad ogni cucina (nella versione sopra-lavello e sotto-lavello), prevedendo due tipologie di filtraggio: a microfiltrazione o a osmosi inversa. Qual è la differenza?
Entrambi i sistemi hanno lo scopo di “rendere pulita” l’acqua che scorre dal rubinetto, ma si differenziano per le modalità in cui avviene la purificazione, come pure per le sostanze da cui l’acqua viene depurata.
L’acqua microfiltrata è infatti un’acqua priva di cloro, ruggine, depositi, ma non di sali minerali, assenti invece in un’acqua derivante dal processo a osmosi inversa. E ciò porta a ritenere la microfiltrazione il procedimento maggiormente indicato per quelle acque dai valori già similari alla qualità ideale.